Arturo Stàlteri
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Arturo Stàlteri - pianoforte
Arturo Stàlteri
Nasce a Roma.
La madre lo avvicina allo strumento, poi seguono gli studi
in Conservatorio. A undici anni inventa programmi
radiofonici sul registratore di suo padre e nel 1978 comincia
a
collaborare con Radio Radicale. Dal 1982 al 1984
conduce rubriche musicali per la Radio Vaticana e
nell'estate del 1988 approda a Radio Rai dove diventa una
delle voci storiche. Attualmente su Rai Radio 3 continua a
condurre Qui comincia, Primo movimento e Il concerto del
mattino. Nel 1979 consegue il diploma in pianoforte
al Conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila sotto la guida
di Ermanno Pradella. Nello stesso anno pubblica Andrè
sulla luna; successivamente si dedica esclusivamente al
concertismo classico per più di un decennio, dando alle
stampe nel frattempo l'album ...e il pavone parlò alla luna,
ispirato alla musica dell'oriente indiano. Dal 1979 al 1985 si
perfeziona con Vera Gobbi Belcredi.
Nel 1982 viene ammesso, come allievo effettivo, ad un
corso di quindici giorni di Aldo Ciccolini al Castello
Caetani di Sermoneta.
Da quel momento si reca
regolarmente a Parigi per seguire i consigli interpretativi
del pianista italo-francese. Sempre in qualità di allievo
effettivo frequenta i corsi di perfezionamento di Vincenzo
Vitale e Konstantin Bogino.
Gli esordi discografici di Stàlteri risalgono al 1974, anno in
cui a Roma fonda, con il polistrumentista Gaio Chiocchio,
il
gruppo rock progressivo Pierrot Lunaire. Il primo
album Pierrot Lunaire è del 1974. La formazione vede,
accanto a Chiocchio e Stàlteri, il chitarrista-bassista
Vincenzo Caporaletti. Dopo la fuoriuscita di quest'ultimo e
l'arrivo del soprano gallese Jacqueline Darby, i Pierrot
Lunaire pubblicano Gudrun nel 1977, poi l'ensemble si
scioglie. Entrambi gli album dei Pierrot Lunaire e il primo
disco solista di Stàlteri, sono stati oggetto di numerose
ristampe in vinile e in cd, anche in Giappone e Corea.
Stàlteri si definisce un "post-minimalista romantico"; ama
tra
gli
altri Wim Mertens, Fryderyk Chopin, Claude
Debussy, Ryūichi
Sakamoto, Terry
Riley, Philip
Glass e Brian Eno. Proprio a Glass e a Eno sono
rispettivamente dedicati gli album Circles (1998 Materiali
Sonori)
e CoolAugustMoon (2000 Materiali Sonori),
entrambi approvati dagli stessi autori e inseriti nella loro
discografia ufficiale.
A 18 anni legge per la prima volta Il Signore degli
Anelli di John Ronald Reuel Tolkien al quale si ispirerà per
gli album Rings, Il Decimo Anello (2003 Materiali Sonori),
The Alternate Rings (2004 Experience/Materiali Sonori)
e Early Rings, Compositions 1974-75 (2005 M.P. &
Records). Altre tracce dedicate alla Trilogia sono
disseminate all'interno delle sue produzioni discografiche.
Nel 1985 ha composto le musiche per il balletto Visione dai
tarocchi, della coreografa statunitense Barbara Schaefer.
Il regista teatrale Daniele Valmaggi ha utilizzato più volte
le composizioni di Stàlteri per le sue rappresentazioni
teatrali
Bellezza 2007).
(Artemisia 1991, Maschera 1994, Angelika
Nel 1997 ha composto ed eseguito dal vivo durante la
proiezione
della
pellicola,
le
musiche per il
film Selika di Ivo Illuminati del 1921, restaurato per
l'occasione dal Centro sperimentale di cinematografia.
Il 16 maggio 2002 tiene un concerto nello storico jazz-club
Vortex di Londra e il 10 dicembre 2003 nella prestigiosa
sede della chiesa di Saint Giles and Cripplegate (Barbican
Centre) sempre nella capitale inglese. Nel 2004 interpreta le
sue composizioni ispirate al capolavoro di Tolkien a Castel
Grande di Bellinzona, in occasione della proiezione del film
di Peter Jackson Il Signore degli Anelli - Le Due Torri. Nel
2013 si esibisce con Pierluigi Puglisi nella Rossini Saal
di Bad Kissingen in un concerto per due pianoforti.
Viene frequentemente chiamato in giuria in concorsi
pianistici nazionali ed internazionali.
Tiene conferenze su musica di frontiera, art rock, musica
celtica e Rolling Stones che sono da sempre la sua grande
passione. Aveva meno di otto anni quando la sorella
maggiore gli fece conoscere la celebre band inglese. Ruby
Tuesday fu una rivelazione: per questo motivo ha voluto
rendere
omaggio
al
gruppo
di Jagger e Richards pubblicando nel 2006 per la M. P. &
Records un vinile trasparente in edizione limitata di
cinquecento copie, in cui interpreta la "sua" Ruby
Tuesday (sul retro Liquid Stone). Child of the Moon,
pubblicato dagli Stones come lato B di Jumpin' Jack
Flash, ha invece ispirato la ghost track elettronica inserita
alla fine dell'album Child of the Moon, Dieci notturni e
un'Alba (2007 Felmay).
Ha collaborato con vari artisti tra cui Rino Gaetano, Grazia
Di Michele, Sonja Kristina (già vocalist dei Curved
Air), David
Sylvian, Fabio
Bigazzi e Grazia Verasani.
Liberatori, Arlo
Ha partecipato in qualità di conduttore e musicista al primo
programma televisivo culturale di Franco Battiato e Manlio
Sgalambro dal titolo Bitte, keine Réclame, andato in onda
nel dicembre 2004 per Rai Futura e riproposto nel 2005 sul
canale satellitare Rai Doc.
Nel 2004 Carlo Verdone ha inserito nella colonna sonora
del film L'amore è eterno finché dura il brano My son the
phisicist, scritto da Arturo Stàlteri e Fabio Liberatori, tratto
dall'album The Asimov Assembly di Fabio Liberatori.
Ancora nel 2005 ha interpretato la parte di Johann Aloys
Schlosser
nel
film Musikanten di
Franco
Battiato,
presentato alla 62 Mostra internazionale del cinema di
Venezia.
Sempre per Verdone, ha interpretato musiche di Johann
Sebastian Bach, Franz Schubert e Fryderyk Chopin nel
film Grande, grosso e... Verdone nel 2008.
Il suo interesse per le figure femminili del fantasy e delle
science-fiction lo ha portato a incidere nel 2009 Half
Angels,
album
dedicato
a
come Galadriel, Trinity, Æon Flux e Fiordiluna.
personaggi
Dopo A Little Christmas Album, pubblicato in
downloading dalla etichetta giapponese One Up Music nel
2010, e ristampato in cd dalla M.P & Records nel 2011, ha
realizzato Flowers 2 (2012, Felmay, dedicato a Vera Gobbi
Belcredi), in cui interpreta tra gli altri Johann Sebastian
Bach, Fryderyk Chopin e i Sigur Rós. Il 2014 è l'anno di In
sete altere, omaggio alla musica di Battiato. L'artista
siciliano ha seguito personalmente lo svolgimento del
lavoro e ha co-firmato due brani con lo stesso Stàlteri.
Nel
2014
ha
partecipato
alla
stesura
del
documentario Attraversando il bardo, sempre di Franco
Battiato.
Negli anni 2010 e 2011 Enzo Vetrano ha inserito
il Notturno in Do minore (da Child of the Moon – Dieci
Notturni e un'alba) ne I giganti della montagna di Luigi
Pirandello.
Ancora nel 2014 è apparso nella prima guida in italiano alla
musica sperimentale e di ricerca Solchi sperimentali, una
guida alle musiche altre di Antonello Cresti e nel 2015
in Solchi sperimentali Italia, 50 anni di italiche musiche
altre.
Nel dicembre del 2014 ha partecipato a Piano City Napoli,
festival nato nel 2010 da un'idea di Andreas Kern, pianista
di Berlino. Nel maggio dello stesso anno era già stato
ospite di Piano City Milano, dove tornerà l'anno successivo.
Il
6
agosto 2015 al MuSe di Trento, con Massimiano
Bucchi, in occasione del 70º anniversario della tragedia
di Hiroshima, ha eseguito brani legati al tema dell'atomica
in un concerto reading. ll testo narra gli avvenimenti che,
partendo dall'assegnazione del premio Nobel ad Einstein,
porteranno alla realizzazione del devastante ordigno
nucleare ed è stato pubblicato, nella stessa data, come
eBook del Corriere della Sera. Nel 2019 ha partecipato ad
altri reading concerti con Massimiano Bucchi in occasione
dell'anniversario
dell'allunaggio il
20
modulo lunare della missione Apollo 11
Nel 2023 viene
luglio 1969 del
contattato da Orange
Mountain
Music la casa discografica di Philip Glass per una
riedizione
dell'anniversario di Circles re-interpretando
i
brani del repertorio pianistico di Glass contenuti nell'album
del 1998. Il risultato Dodecagon, Arturo Stàlteri plays
Philip Glass il cui titolo è tratto dalla figura geometrica con
dodici lati.
Il 22 novembre 2024 esce The snow is dancing dedicato
alla neve tanto amata da Arturo Stàlteri